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  • Reati informatici nella P.A. dal dipendente pubblico

    Il reato informatico commesso dal dipendente pubblico è un reato che viene commesso quando un dipendente pubblico utilizza impropriamente le informazioni e i dati informatici di cui dispone a causa della propria posizione lavorativa.

    Tra i reati informatici commessi da un dipendente pubblico, si possono annoverare:

    • Accesso abusivo ad un sistema informatico: quando il dipendente pubblico accede abusivamente ad un sistema informatico al fine di sottrarre informazioni o dati; rappresenta un reato informatico particolarmente grave poiché il pubblico ufficiale agisce in posizione di fiducia e rappresentanza dello Stato o dell'ente pubblico di cui fa parte. Un dipendente pubblico potrebbe accedere abusivamente al sistema informatico di un altro dipendente pubblico per ottenere informazioni riservate o documenti segreti, o potrebbe accedere al sistema informatico di un'azienda privata per ottenere informazioni o dati confidenziali al fine di trarne un profitto personale. E’ punito dal Codice Penale italiano con la reclusione da 6 mesi a 3 anni, e con la multa da 516 a 15.493 euro. La pena può essere aggravata se il dipendente pubblico agisce per finalità di lucro o per arrecare danni all'ente pubblico o a terzi. Inoltre, il dipendente pubblico che commette questo reato può essere sottoposto a sanzioni disciplinari e a responsabilità civile per il danno arrecato.
    • Divulgazione di informazioni riservate: quando il dipendente pubblico divulga informazioni riservate o confidenziali, utilizzando il proprio accesso privilegiato a dati informatici;
    • Falsificazione di documenti informatici: quando un dipendente pubblico crea documenti informatici falsi al fine di trarne un vantaggio personale o per arrecare danno ad altri.
    • Utilizzo improprio di informazioni riservate: quando il dipendente pubblico utilizza informazioni riservate per scopi personali o per finalità diverse da quelle previste dal proprio ruolo lavorativo;
    • Appropriazione indebita di dati informatici: quando un dipendente pubblico si appropria di dati informatici a cui non ha diritto, come ad esempio rubando informazioni riservate per fini personali o per danneggiare l'ente pubblico di cui fa parte.
    • Alterazione di dati: quando il dipendente pubblico altera i dati presenti in un sistema informatico o ne falsifica le informazioni.

    In ogni caso, il reato informatico commesso da un dipendente della PA è considerato particolarmente grave poiché esso agisce in posizione di fiducia e rappresentanza dello Stato o dell'ente pubblico di cui fa parte, e il suo comportamento può causare danni non solo all'ente ma anche ai cittadini e alla collettività nel suo complesso.

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