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  • Ex moglie non agevola visite del padre a figli: per la Cassazione lo deve risarcire

    Il genitore affidatario dei figli minori, il più delle volte la madre, deve collaborare al diritto di visita dei figli da parte dell'altro genitore e non può assecondare il comportamento dei minori, che rifiutano di incontrarlo a causa del clima conflittuale che esisteva nella coppia prima della separazione.

    Lo sottolinea la Cassazione, che ha accolto la richiesta di risarcimento dei danni morali avanzata da un padre separato, Giuseppe M. (55 anni), nei confronti della ex moglie che aveva «assecondato il rifiuto opposto dalla figlia minore Fabiola alla frequentazione con il padre».

    In primo grado, il papà separato aveva ottenuto la condanna della ex, Maria S., per aver eluso la sentenza del giudice della separazione nella parte relativa al suo diritto di visita. In secondo grado, però, la Corte d'appello di Roma, aveva annullato la condanna di Maria giustificandola per via del «clima di conflittualità esistente tra i genitori».

    I Supremi giudici, però, hanno ritenuto «scorretto individuare nella conflittualità non risolta tra gli adulti, e comunque preesistente la separazione, un valido motivo di assoluzione», perchè non è un atteggiamento «a tutela del minore» e si riferisce ad una «situazione non risolta fra i genitori e non adeguatamente fronteggiata». Pertanto, la Cassazione considera «palesemente errata» la mancata condanna della ex moglie a risarcire i danni morali all'ex marito, dal momento che il suo dovere era quello di «collaborare affinchè la figlia minore mantenesse comunque un rapporto sereno con il padre».

    «Tollerando il rifiuto ad incontrare il padre, espresso dalla minore, la ex moglie» prosegue la Cassazione, è venuta meno ai doveri a lei imposti come genitore affidatario». Adesso la Corte d'appello di Roma dovrà provvedere a liquidare il risarcimento dei danni in favore di Giuseppe M.: il padre separato ha sempre agito solo ai fini civili e non ha mai chiesto la condanna penale della ex moglie. Intanto, Maria S. dovrà sborsare due mila euro per le spese del giudizio di Cassazione.
    fonte ilmessaggero

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