Il Consiglio nazionale forense in audizione oggi in commissione giustizia al senato:
“Il ddl contempera opportunamente i diritti costituzionali coinvolti con le esigenze investigative”.
Roma 29/7/2009. Tendenziale apprezzamento del Consiglio nazionale forense all’impianto del disegno di legge di riforma delle intercettazioni, soprattutto per le rafforzate garanzie del difensore.
E’ quanto ha espresso oggi in commissione giustizia del senato la commissione di studio per il settore penale del Consiglio nazionale forense, coordinata da Marco Stefenelli, durante l’audizione sul disegno di legge sulle intercettazioni.
Il Cnf ha espresso gradimento per la richiesta di audizione e condivisione per le finalità perseguite dal ddl a ché “lo strumento delle intercettazioni sia ricondotto nei limiti propri di mezzo di ricerca della prova e non si trasformi in mezzo di ricerca della notitia criminis”. La commissione del Cnf ha sottolineato che il ddl “effettua una contemperamento opportuno dei diversi diritti e interessi costituzionali: l’esigenza di acquisire prove significative; il diritto all’informazione sulle vicende giudiziarie e la tutela della privacy”.
Al di là delle soluzioni tecnico-giuridiche proposte sui singoli aspetti del ddl, sulle quali il Cnf si riserva un esame approfondito sull’articolato, soddisfa “la più intensificata tutela delle garanzie accordate al difensore, come ad esempio l’estensione del divieto di eseguire intercettazioni su utenze diverse da quella in uso al difensore o altri soggetti incaricati (modifica articolo 103 cpp)”.