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CASSAZIONE: madre cerca di annullare la figura paterna ai figli? È reato
La Sezione Feriale della Corte di Cassazione (Sent. n. 34838/2009) ha stabilito che rischia una condanna penale la ex che condiziona i figli a tal punto che questi non vogliono più vedere il padre nei giorni stabiliti dal giudice. Nel caso di specie la Corte ha evidenziato che “i rilievi critici della ricorrente delineano, in vero, una impropria rivisitazione delle emergenze fattuali ricomposte con particolare cura dalla sentenza del Tribunale di pienamente confermate dall’analisi svoltane dalla sentenza della Corte di Appello di (…). Dette risultanze hanno posto il luce, rispetto all’alternative lettura disegnata dal ricorso, l’univoca descrizione di un lampante e radicato ‘comportamento ostile’ della (…) nei confronti del coniuge separato, tradottosi nella deliberata volontà di condizionamento della piccola figlia della coppia, sì da dar luogo a quella che la sentenza di appello motivatamente qualifica come ‘sistematica elusione’ dei provvedimenti sull’affidamento della bambina adottati dal giudice della separazione. Non è causale, del resto, ad ulteriore conferma della intenzionalità dei ripetuti atteggiamenti omissivi assunti dalla (…) susseguitisi nel periodo di tempo della contestata accusa (…), che la sentenza del Tribunale abbia posto in luce come il giudice civile il (…) si sia determinato a modificare le regole di affidamento temporaneo della bambina al padre (nei giorni e nei tempi previsti), disponendo la presenza di personale del servizio sociale territoriale al momento della consegna della bambina dalla (…) al marito. Decisione che si coniuga alla successiva segnalazione del consulente psicologico di ufficio (....), che giunge a proporre l’affidamento della bambina ad una terza persona e non più alla madre (…)”.
fonte studiocataldi
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