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La Cassazione concede a un boss barese la procreazione assistita
Condannato a 36 anni di carcere, aveva perduto il figlio in una sparatoria. Il pregiudicato Andrea Montani, 45 anni, boss del quartiere San Paolo di Bari, in carcere dal 1991 e attualmente detenuto a Rebibbia dove sta scontando una condanna che scadrà nel 2027, ha ottenuto dalla Cassazione l’autorizzazione alla procreazione assistita per realizzare insieme alla moglie, Anna Mininni, il desiderio di avere un figlio.
La notizia è pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno nelle pagine di cronaca locali. L’unico figlio della coppia, Salvatore Montani, venne ucciso con colpi di pistola il 10 giugno 2005 al quartiere San Paolo durante una discussione con altre persone per l’acquisto di un cane. A sparare fu il gestore del negozio di animali, pare dopo che le altre persone si erano impossessate già del cane. La battaglia giudiziaria di Andrea Montani, avviata dall’avv. Pasquale Loseto, per ottenere l’ok alla procreazione assistita era iniziata nel 2007.
fonte lastampa
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