Un tribunale ha emesso la prima sentenza sulla base del rapporto tra patologie e telefonino. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d'Appello di Brescia sulla richiesta di riconoscimento di malattia professionale, avanzata da parte di un ex dipendente di un'azienda, per il prolungato utilizzo del cellulare aziendale (fonte Asca 17/12/2009). La prima richiesta di riconoscimento era stata bocciata in primo grado dal giudice del lavoro. La nuova sentenza in appello di Brescia capovolge la prima ed apre un interessante caso giuridico sulla correlazione tra le patologie e l'uso dei cellulari. Al lavoratore è stata riconosciuta la malattia professionale dell'80%. Le motivazioni della sentenza saranno rese note tra 40 giorni.
Finora la scienza ha contrapposto diverse teorie sulla correlazione salute-telefonino. I risultati sono spesso contrapposti tra loro. Ad esempio, lo studio australiano di Vini Khurana (cita l'associazione CODICI) individua un nesso tra l'esposizione elettromagnetica dei telefonini e l'insorgere delle patologie tumorali. Al contrario, una ricerca dell'Istituto di Epidemiologia dei Tumori della Società Tumori danese di Copenhagen, pubblicata sul Journal National Cancer Istitute, nega questa correlazione analizzando nel lungo periodo l'incidenza dei tumori cerebrali negli ultimi 30 anni e rilevando una sostanziale stabilità. Altre ricerche riconducono la correlazione in termini di probabilità di contrarre le patologie.
Esposto dell'associazione CODICI. L'associazione dei consumatori CODICI ha reso noto di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica, sulla base della recente sentenza, per chiedere di accertare eventuali responsabilità tra chi fosse già a conoscenza della pericolosità e non abbia posto in essere azioni cautelative necessarie a prevenire le esposizioni al rischio (fonte comunicato CODICI del 17/12/2009). Eventuali soggetti interessati a saperne di più possono rivolgersi direttamente all'associazione CODICI.

fonte asca