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Gli avvocati diventano detective per trovare l'assassino di Fragalà
Non c´è un movente e non ci sono elementi oggettivi. Ma la difficile indagine sull´omicidio di Enzo Fragalà in questi giorni può contare su una silenziosa task-force: quella dei colleghi avvocati diventati detective per cercare di fornire agli inquirenti qualsiasi indicazione utile a far luce su quello che appare sempre di più come un delitto perfetto. Ed è proprio grazie alle loro indicazioni che la pista mafiosa sembra aver ripreso quota.
Anche l´anonimo che ha portato i carabinieri del comando provinciale sulle tracce del nuovo sospettato, un pregiudicato di 31 anni considerato vicino alla famiglia mafiosa di Porta Nuova, è arrivato non in Procura ma all´Ordine degli avvocati e la mano che lo ha scritto - notano gli inquirenti - è sicuramente quella di un addetto ai lavori. Un supertestimone visto che, nella lettera, afferma di avere personalmente visto l´uomo, di cui ha indicato nome e cognome, scendere da una macchina con il bastone in mano a pochi metri dal luogo in cui è stato aggredito Fragalà. L´anonimo che contiene diversi altri dettagli è stato subito consegnato in Procura dal presidente dell´Ordine degli avvocati Enrico Sanseverino e ha condotto gli investigatori dritti dritti a casa dell´uomo dove sono stati trovati un giubbotto nero e pantaloni scuri analoghi a quelli descritti dai testimoni già ascoltati dai carabinieri e che hanno fornito quelli che fino ad ora sono gli unici elementi certi del delitto: e cioè la stazza e l´abbigliamento dell´assassino.
Il nuovo sospetto non è un cliente di Fragalà e, per la verità, più che alto e robusto, come
descritto dai testimoni, sembra soprattutto massiccio, ma l´accertamento è d´obbligo. Per questo gli indumenti che gli sono stati trovati a casa verranno sottoposti dal Ris agli stessi esami fatti con esito negativo sugli abiti e sulla mazza sequestrati a quell´ex cliente di Fragalà sul quale si erano appuntati i primi sospetti. Nei confronti di questo nuovo indiziato la Procura non ha emesso alcun provvedimento: «Non ci sono nuovi iscritti nel registro della Procura - ha spiegato ieri mattina l´aggiunto Scalia - non abbiamo dunque notificato alcun avviso di garanzia». Ma si tratta solo di un dettaglio tecnico: se il Luminol dovesse evidenziare eventuali tracce di sangue sugli abiti, sarà necessario notificare un avviso di garanzia che consenta all´ipotetico indagato la nomina di un consulente di parte.
Resta il fatto che il pregiudicato su cui si sono accesi i riflettori non ha un movente e che le persone che potrebbero avere un eventuale movente non corrispondono alla descrizione dell´assassino fatta dai testimoni. È questo l´impasse che gli investigatori cercano di superare grazie anche alle numerose altre segnalazioni giunte da colleghi di Fragalà che, numerosi, hanno dato il loro contributo anche se solo a livello di ipotesi. Che, in prevalenza, battono la pista mafiosa anche perché, diversamente da alcune voci incontrollate, dalle carceri non è giunta alcuna indicazione sul delitto. Nessuna voce, né di dissociazione, né tantomeno di ammissione.
L´inchiesta non tralascia le altre piste. Quel che è certo è che la matrice del delitto è da cercare esclusivamente nell´ambito professionale. Le indagini fin qui svolte hanno infatti escluso qualsiasi altro tipo di vendetta legata alla vita privata di Fragalà.
Il primo obiettivo dei carabinieri è restringere il campo. Troppe le strade ancora da seguire, almeno sei o sette, trovate nei fascicoli dello studio che - ad un primo esame - è apparso a chi indaga tra i più esosi della città e con un grado di litigiosità abbastanza elevato. Ci sarebbero almeno tre sospettati fra i clienti di Enzo Fragalà, tutti alti e robusti come l´assassino di via Turrisi, tutti accomunati dal malcontento per una difesa costosa non andata a buon fine.
Ma gli inquirenti sono convinti che non si sia trattato di un delitto d´impeto: l´assassino sapeva come muoversi nella zona e come colpire. E soprattutto non si è sbarazzato dell´arma del delitto.
fonte http://palermo.repubblica.it/dettaglio/gli-avvocati-diventano-detective-per-trovare-lassassino-di-fragala/1884579
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