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  • Responsabilità e autonomia decisionale sono i requisiti per essere riconosciuto dirigente

    Godere di un'ampia autonomia decisionale in azienda e gestire direttamente somme ingenti di denaro equivale di fatto a esercitare la posizione di dirigente, a prescindere dall'assegnazione formale dell'incarico. Lo ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5809, con la quale ha respinto il ricorso di un consorzio contro un suo dipendente che chiedeva il riconoscimento della qualifica di dirigente. Nella fattispecie, i giudici hanno riscontrato che il lavoratore aveva in carico la gestione di lavori dell'impresa per un importo di oltre un milione e mezzo di euro, circostanza che nelle motivazioni della sentenza ha fatto precisare ai giudici che "ai fini del riconoscimento della qualifica dirigenziale è necessario e sufficiente che sia dimostrato l'espletamento di fatto delle relative mansioni, caratterizzate nella specie dalla preposizione a piú servizi con ampia autonomia decisionale".

    fonte http://www.info-legal.it/?id=1318

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