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"Molestare via email? Non è reato" Cassazione:meno invasiva del telefono
Molestare una persone tramite email non è un reato. La Cassazione ha annullato un'ammenda di 200 euro inflitta a un 41enne dal tribunale di Cassino: l'uomo era stato accusato di molestie per aver inviato con la posta elettronica a una donna un messaggio contenente "apprezzamenti lesivi". Per la Suprema Corte, questa modalità di comunicazione non è invasiva, a differenza del telefono. Da qui l'annullamento della condanna.
"Molestare via email? Non è reato"
Secondo la Cassazione, dunque, un messaggio anche sgradito inviato con queste modalità tramite missiva o posta elettronica "non comporta nessuna immediata interazione tra il mittente e il destinatario".
Insomma in questo modo non c'è nessuna "intrusione diretta" cosa che non si può dire se lo sfogo viene fatto tramite telefono "proprio per il carattere invasivo nella comunicazione alla quale il destinatario non può sottrarsi se non disattivando l'apparecchio telefonico, con seguente lesione, in tale evenienza della propria libertà di comunicazione costituzionalmente garantita".
La molestia, poi annota ancora la suprema Corte si realizza anche "attraverso l'invio di sms trasmessi da sistemi telefonici mobili o fissi". Se si vuole parlare con schiettezza a qualcuno inviandogli anche messaggi sgraditi, meglio farlo via mail o con il mezzo epistolare perché questi mezzi "anche se ledono la tranquillità privata della persona destinataria", non provocano una intrusione diretta e quindi non sono punibili per il reato di molestia.
http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo485284.shtml
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