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Escluso che i nonni debbano contribuire al mantenimento del nipote al posto del figlio inadempiente all'obbligo
Un sostegno economico è previsto solo se entrambi i genitori dimostrano di non avere mezzi e beni per mantenere il piccolo. E se uno dei due non voglia o non possa adempiere, l'altro deve farvi fronte con tutte le sue risorse patrimoniali e reddituali
Se i genitori non sono indigenti è escluso che i nonni debbano contribuire al mantenimento del nipote al posto del figlio inadempiente. Lo precisa la terza sezione civile della Cassazione con la sentenza 20509/10 (qui leggibile come documento correlato).
Il caso. Respinto, nella specie, il ricorso di una donna, laureata e proprietaria di ville, che pretendeva dagli ex suoceri un assegno per mantenere il bambino nato dal matrimonio con il loro figlio, il quale si era sempre reso inadempiente all'obbligo di mantenere il piccolo.
Obblighi. L'articolo 147 Cc - ricorda il "Palazzaccio" - impone ai genitori l'obbligo di mantenere i propri figli. Con la conseguenza che se uno dei due coniugi non voglia o non possa adempiere, l'altro deve farvi fronte con tutte le sue risorse patrimoniali e reddituali e deve sfruttare la sua capacità di lavoro, salva comunque la possibilità di agire contro l'inadempiente per ottenere un contributo proporzionale alle sue condizioni economiche. Insomma, un obbligo a carico degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari per adempiere al loro dovere nei confronti dei figli si concretizza non già perché uno dei due genitori sia rimasto inadempiente al proprio obbligo, ma se e in quanto l'altro non abbia mezzi per provvedervi.
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