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  • Medici, ingegneri e avvocati al top dell'evasione tra i professionisti

    Medici, ingegneri e avvocati tra i grandi evasori. È il quadro emerso da un'indagine condotta dalla Guardia di finanza, che ha rivelato il malcostume diffuso nel nostro paese: tra professionisti che hanno percepito consulenze da oltre 100 mila euro, uno su tre le ha nascoste al fisco. E negli ultimi due anni non ha presentato la dichiarazione dei redditi andando ad accrescere il numero di evasori totali. Income Zero, questo il nome dell'operazione, è stata condotta attraverso 400 verifiche, che hanno permesso di individuare 324 contribuenti infedeli al fisco, con una conseguente evasione di oltre 260 milioni di euro tra imposte sui redditi, Iva e Irap. Trenta i soggetti denunciati per reati tributari. Al momento sono al vaglio altre 100mila posizioni di soggetti a rischio, soprattutto tra imprenditori e lavoratori autonomi.

    Le professioni più infedeli
    Come detto, le professioni al top dell'evasione fiscale risultano quelle di medici, ingegneri e geometri (15% dei controlli), seguiti dagli avvocati (11%) e dagli architetti (6%). Con percentuali più basse seguono giornalisti, psicologi, analisti clinici, attori e lavoratori dello spettacolo, intermediari del commercio e consulenti di azienda. Ma stando all'indagine, tra gli evasori si nasconderebbero anche dottori commercialisti e consulenti del lavoro, cioè i professionisti delle dichiarazioni dei redditi e delle certificazioni dei sostituiti. Lazio, Lombardia e Campania le regioni con il livello di sommerso più alto.

    Le tecniche dell'operazione
    Per scoprire questo giacimento di 260 milioni di euro non dichiarati, le Fiamme Gialle hanno incrociato i dati comunicati tramite i modelli 770 da società, organizzazioni di categoria o amministrazioni pubbliche relativi ai compensi erogati negli ultimi anni, con quelli delle dichiarazioni presentate o in alcuni casi che avrebbero dovuto presentare i soggetti indicati nei 770 come percettori di prestazioni professionali o occasionali. I modelli 770, infatti, costituiscono per l'Amministrazione finanziaria veri e propri "elenchi clienti e fornitori" che lasciano utilissime tracce informatiche, da valorizzare attraverso ulteriori incroci informatici.

    Le altre categorie interessate
    Il Nucleo speciale si è però concentrato, in questa prima fase, solo sulle consulenze sopra i 100mila euro. Questo comunque è solo l'inizio dell'operazione. Dopo gli evasori totali sarà la volta degli "incapienti", ovvero coloro che credendosi più astuti dei 400 evasori totali già stanati nascondono al fisco una parte delle consulenze incassate nella speranza che quanto dichiarato possa convincere i "controllori" a non pretendere l'intera cifra dovuta.
    In terza battuta toccherà a dipendenti e pensionati che arrotondano gli stipendi con collaborazioni occasionali e su cui è stata operata una ritenuta d'acconto. In sostanza saranno incrociati i dati dei contribuenti non titolari di partita Iva che presentano più Cud (certificazione unica dei redditi) ma che non hanno effettuato alcun conguaglio su eventuali compensi extra percepiti nell'anno. Gli ultimi ad essere controllati saranno invece gli amministratori di condominio che potranno vedersi contestare compensi non dichiarati per prestazioni di servizi erogati al fine di soddisfare le esigenze dei condomini. Income Zero si inserisce sulla scia delle altre due operazioni "Hermes 1" "Hermes 2", con cui le Fiamme gialle hanno scoperto centinaia di migliaia di agenti di commercio che pur versando regolarmente i contributi all'Enasarco non avevano mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi.

    http://it.finance.yahoo.com/notizie/medici-ingegneri-e-avvocati-al-top-dell-evasione-tra-i-professionisti-yfinanza-127e740b0d67.html

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