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  • Chi può fare l'amministratore di condominio - requisiti, tariffe, albo ed associazione professionale.

    Sempre più spesso riscontro nei condomini la convinzione che "per fare l'amministratore occorre essere iscritto ad una certa associazione di categoria", confondendo alcune associazioni con dei veri e propri "ordini professionali"; vorrei fare un po di chiarezza ed illustrare come realmente stanno le cose, citando in parte anche delle fonti indipendenti come il "Centro Tutela Consumatori di Bolzano".
    "Chiunque può fare l'amministratore/trice, poiché attualmente per questa figura non esiste un albo professionale con relativo obbligo di iscrizione".

    Commento
    Le varie associazioni di amministratori presenti in Italia – a cui si accede dopo un colloquio di idoneità tecnico-giuridica - non sono un albo professionale, quali Architetti, Geometri, Commercialisti, Periti, Avvocati, Ingegneri ecc., ai quali si accede attraverso degli esami di stato.
    "L'attività non è soggetta nemmeno a tariffe vincolanti. La raccomandazione a questo riguardo è di concordare il compenso per iscritto insieme all'amministratore medesimo. Ma attenzione: non è detto che l'amministratore che presenta il preventivo più basso sia necessariamente il migliore. Trattandosi di una figura di fiducia, che ha accesso al patrimonio comune, la cosa più importante è che sia una persona onesta, che abbia competenze in materia amministrativa e la propria assicurazione professionale."

    Commento
    Se in assemblea condominiale l'amministratore dovesse sostenere:
    * che un amministratore per svolgere l'attività deve essere iscritto ad una certa associazione o albo professionale,

    * che le ci sono delle tariffe vincolanti per legge per i servizi di amministrazione; (sarebbe contro ogni norma antitrust, il decreto Bersani nr. 223 del 4 luglio 2006 ha abolito le tariffe degli ordini professionali, sarebbe un paradosso se esistessero minimi tariffari per professioni non regolamentate come l'amministratore di condominio),

    * che all'amministratore spettano per legge delle provvigioni (percentuali) sui lavori straordinari,

    * risposte a quesiti che non vi convincono a causa della vostra incompetenza in materia,

    esiste per questo uno strumento infallibile: il verbale di assemblea. Fate verbalizzare tutto, è un vostro diritto, in futuro potrete sempre avere il tempo di verificare certe affermazioni e contestarle.
    In merito alla questione tariffe, ci sono comunque da fare delle precisazioni a carattere personale: ritengo che la tariffa professionale sia uno strumento indispensabile, se si valuta un professionista (tecnico od amministratore) solo in base al suo preventivo si commette un grosso errore.
    Penso che nel mercato delle libere professioni, dovrebbe essere reintrodotto un minimo tariffario in accordo con gli enti pubblici che ne dovrebbero essere garanti di congruità (come il costo orario dei tecnici professionisti nei rapporti con la Provincia di Bolzano).

    In alternativa alla tariffa si potrebbe introdurre una "certificazione" del professionista, da rendere obbligatoria nei rapporti con l'ente pubblico e privato, nella quale si dovrebbero citare:

    * tipo e dimensioni dell'organico dello studio (per capire la sostenibilità della struttura in proporzione agli incarichi);

    * regolarità contributiva sua e dei dipendenti;

    * autenticità per le licenze dei software utilizzati;

    * stato dei crediti formativi obbligatori per legge (corsi di aggiornamento).

    In pratica quegli elementi che potrebbero attestare la "genuinità" di un professionista, selezionando quelli che operano con eccesso di ribasso, garantendo un mercato libero nel rispetto delle regole ed a tutela del cliente, sia esso privato o pubblico.

    A recente conferma di quanto scritto, il Disegno di Legge di riforma del condominio (D.d.L. AS 71) in discussione al Senato, cita nella sua introduzione:" si e` preferito eliminare la previsione dell'introduzione dell'albo o elenco degli amministratori che costituisce un inutile e costoso adempimento senza peraltro garantire una maggiore qualificazione professionale degli amministratori. Sembra più ragionevole affrontare tale problematica nel contesto della riforma organica delle professioni di cui il Parlamento dovrà auspicabilmente occuparsi."

    A chiusura di questo approfondimento sulla figura dell'amministratore di condominio occorre ribadire (onde evitare rapporti conflittuali con i colleghi) che:

    appartenere ad un ordine professionale quali Architetti, Geometri, Commercialisti, Periti, Avvocati, Ingegneri ecc, o ad una delle innumerevoli associazioni di categoria presenti in Italia, non è prerogativa per essere un valido amministratore di condominio, ma può essere un valore aggiunto, ricordandoci comunque che onestà e correttezza, sono valori che albergano in noi stessi.

    Sono oltremodo convinto che in questo settore occorra una riforma seria, è assurdo che per gestire bilanci di svariate migliaia di euro, non sia obbligatoria una figura professionale qualificata ed abilitata a farlo.

    http://www.balbinot.it/joomla/articoli-attivita-amministratore/chi-puo-fare-lamministratore-di-condominio-requisiti-tariffe-albo-ed-associazione-professionale.html

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