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«Cambiamo il diritto di famiglia: gli uomini parte debole della coppia» A TuttoSposi un forum con avvocati, giornalisti e psicologi: «Occorrono i patti prematrimoniali»
L’attuale diritto di famiglia? È obsoleto e andrebbe riformato. Così la pensa l’avvocato Carlo Rimini, ordinario di diritto privato all’università di Milano, intervenuto durante il secondo appuntamento dei forum della famiglia in svolgimento a Napoli nel Salone TuttoSposi. «Ci sarebbe bisogno di queste riforme - spiega Rimini - abbiamo una legge troppo vecchia, la famiglia è molto cambiata da 35 anni a questa parte. Prima c’era un assetto gerarchico, un modello che non esiste più. Oggi - prosegue l'avvocato - si può evidenziare che l’uomo risulta la parte debole all’interno della coppia. Occorre un legislatore che disciplini in modo equo, conseguente ad adottare accorgimenti preventivi, come i patti prematrimoniali».
Una strada nuova per trasformare l’attuale negozio giuridico in un vero e proprio contratto, qual è il matrimonio oggi. Geo Nocchetti, giornalista rai e scrittore del libro dal titolo «Saldi di fine emozione» edito da Pironti, si è soffermato sull’aspetto legato all’orientamento, in caso di separazione, da parte dei magistrati: «In caso di separazione per il mantenimento dei figli i magistrati tengo in considerazione l’uomo come parte forte e per il mantenimento dei figli e la loro crescita, tengo soltanto in conto gli aspetti materiali anziché immateriali, poco considerando i valori, gli affetti e la capacità educativa riconducibili anche alla figura paterna».
Il dottor Gaetano Annunziata, già presidente della prima sezione e Corte di Appello di Napoli, ha evidenziato su questo punto la necessità d’intervento, tanto da ricordare che la casistica dei padri di famiglia separati, porta spesso all’indigenza ed ha citato un caso in cui un genitore separato e trasferitosi a Milano per lavoro, per le Poste e telecomunicazioni, ha dovuto versare una somma per il mantenimento di moglie e figli non potendo così affrontare le spese personali e vivendo da clochard. Anche il ruolo dell’avocato deve trovare nuova collocazione operativa, così come ha segnalato l’avvocato Immacolata Troianiello, consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Napoli: «Cambia il ruolo dell’avvocato matrimonialista che si propone anche come figura di consulente e non soltanto nel momento patologico della relazione. Con il matrimonio, regolamentato dal diritto di Famiglia, bisogna affrontare anche situazioni di carattere giuridico, amministrativo e sociale che seguono anche le tendenze culturali». Hanno partecipato all’incontro, introdotto dall’avvocato Vincenzo Pecorella, consigliere dell’Ordine Avvocati di Napoli, l’avvocato Maria Giuseppina Chef, coordinatrice Commissione Famiglia C.O.A. Napoli sull’argomento «Tutela del proprio progetto di vita nella famiglia: il nuovo ruolo dell’avvocato», l’avvocato Tiziana Ruggiero che ha illustrato la tutela del proprio progetto di vita nella famiglia, e la dottoressa Lucia Sarno del consiglio Ordine Psicologi della Campania con un intervento su «La famiglia come spazio del Se».
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/ore_piccole/2011/18-gennaio-2011/cambiamo-diritto-famigliagli-uomini-parte-debole-coppia-181281993576.shtml
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