Continuano le proteste e le manifestazioni contro la crisi e la disoccupazione: questa volta sono i giudici di pace uniti nella Unagipa ( unione nazionale dei giudici di pace) ad annunciare il prossimo sciopero che durerà due settimane dal 17 al 28 Gennaio. Le motivazioni sono la contestata riforma ,che ridurrà il personale e gli stipendi , ed il mancato rinnovo contrattuale di molti giudici in scadenza.

E’ stato particolarmente criticato il ministro della Giustizia Angelino Alfano, reo di aver proposto al Consiglio un disegno di legge molto simile a quello indetto e poi ritirato a causa di scioperi ed opposizioni nel 2009. Inoltre egli aveva rassicurato la categoria promettendo di non commettere le stesse ingiustizie ; ciò sta succedendo ancora una volta.

L’ Unagipa critica la mancanza di garanzie del provvedimento legislativo, che probabilmente peggiorerà la loro condizione: saranno sospesilimitate ( se non annullate) le “forme di copertura previdenziale e assistenziale”. Inoltre ci sarà una forte riduzione contratti a lunga scadenza e delle indennità e un ridimensionamento dell’ autonomia della categoria, sottoposta alla direzione del giudice di appello.

Ultimo punto criticato è il decreto legge con cui il Governo ha limitato "la proroga dei termini in scadenza al 31 marzo 2011, escludendo i colleghi il cui terzo mandato scade durante l'anno 2011".

L’ annuncio dello sciopero dei giudici di pace avviene in una settimana particolarmente accesa, data la sospensione dei fondi informatici nei tribunali, che ha provocato la rabbia dell’ Anm. Oggi stesso Alfano ha rassicurato tutti confermando la disponibilità di fondi e la ripresa regolare del servizio già dal 7 Gennaio. “ Anche grazie ai reclami della magistratura siamo riusciti a riattivare il servizio informatico, ma mi dispiace che alcuni esponenti dell’ opposizione hanno tifato per lo sfascio”, sono state le parole a caldo del Ministro.

http://www.levanteonline.net/cronaca/italia/3289-giudici-di-pace-in-rivolta-annunciate-due-settimane-di-stop.html