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Da Harvard alla Bocconi ecco dove studiano gli avvocati d'affari del futuro (in Italia e all'estero)
Harvard, Georgetown, New York University, Virginia e Columbia. Ecco le cinque facoltà americane ordinate secondo il numero dei soci degli studi d'affari americani che hanno prodotto negli ultimi 20 anni. Una classifica stilata dal professione Theodore P. Seto della Loyola University, che qualche mese fa, per trovare risposta alla domanda "dove studiano i partner del futuro?" ha messo sotto analisi la composizione della partnership dei primi 100 studi americani per fatturato per capire dove avessero studiato i professionisti senior.
Anche se in Italia uno studio analogo non è ancora stato completato, i soci degli studi che si occupano di selezione di nuovi candidati confermano che alcuni corsi che negli ultimi anni hanno ampliato l'offerta formativa di alcuni atenei aumentano le chance di chi punta alla carriera di avvocato d'affari.
«I corsi di laurea in Giurisprudenza ad indirizzo di impresa tra cui quello offerto dell'Università Bocconi di Milano danno una preparazione più collegata con il mondo delle imprese, privilegiano lo studio delle lingue straniere e propongono agli studenti esperienze di studio all'estero», spiegano dal dipartimento di selezione di Baker & McKenzie, aggiungendo che negli ultimi anni c'è maggiore attenzione a preparare gli studenti al mondo del lavoro, anche se da parte delle università pubbliche c'è ancora difficoltà ad adeguarsi al cambiamento delle richieste del mercato.
I nomi che attraggono gli occhi di chi seleziona sono quelli dell'Università Bocconi e della Luiss di Roma in quanto vicine al mondo delle imprese con l'offerta di stage curriculare obbligatorio, di un ufficio placement a di un servizio per le imprese e offerta formativa all'estero per gli studenti.
La Sapienza di Roma, l'Università Statale e l' Università Cattolica di Milano spiccano invece per il prestigio e la grande tradizione. «Il nome dell'università conta moltissimo nei processi di selezione. È un dato cui noi guardiamo sempre nell'esame dei curriculum. Un 110 e lode di una università nota per la qualità dell'offerta formativa e la severità e parsimonia nel dare i voti agli alunni pesa molto di più di un 110 e lode rilasciato da una università meno prestigiosa», commenta Stefano Cacchi Pessani, socio che si occupa della selezione per Bonelli Erede Pappalardo. Secondo Cacchi Pessani, le università più quotate sono la Bocconi, la Statale e la Cattolica a Milano, ma anche gli atenei pubblici di Padova, Torino, Bologna, Pisa, Genova e la Federico II a Napoli.
La formazione universitaria può essere completata dopo la laurea con un Master in legge.
Ma, continua il socio di Bonelli, «non è qualcosa che ci si aspetta da un neolaureato, e farlo subito dopo la laurea rischia di allontare inutilmente l'ingresso nel mondo del lavoro. Piuttosto, è importante quello che si fa durante il percorso di studi. Innanzitutto, investire sulla lingua inglese. E poi un Erasmus, meglio se in una università in cui si parla inglese, uno stage presso uno studio di buon livello oppure la partecipazione ad una "Moot Court Competition", tornei nei quali gli studenti simulano una causa, con vincitori e perdenti».
Fabrizio Dotti, socio dello studio Simmons & Simmons, commenta che alcune università si sono avvicinate negli ultimi anni al mondo del lavoro e e offrono ai neolaureati una preparazione di base in materie finanziarie e una conoscenza dei meccanismi di mercato che rende molto rapido l'inserimento in un grande studio.
«Alcune università hanno aggiunto alcune materie e fanno tenere corsi specialistici da avvocati di grandi studi su materie finanziarie», spiega Dotti, che cita a questo riguardo la Bocconi, l'Università di Castellanza e la Luiss.
«Tuttavia, al di là dell'impatto iniziale, la solidità della preparazione giuridica rimane sempre un elemento assolutamente determinante per il successo del futuro avvocato d'affari. Vanno bene anche università più tradizionali, ma che danno comunque una forte preparazione tecnica, quali le principali Università statali di Milano, Bologna, Roma la Sapienza, Torino, Genova, Pisa, Padova. Ci vuole magari un po' di più per entrare nei meccanismi di questo ramo della professione, ma se in università si è studiato bene il diritto, il resto lo si impara in fretta sul campo», conclude il partner.
http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-09-29/ecco-dove-studiano-avvocati-162707.shtml?uuid=AaqaBb8D
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