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  • È il «compromesso» il documento-chiave

    L'acquisto della casa è un momento molto importante della vita di chiunque e quindi si tratta di una vicenda da non prendere alla leggera, e non solo per i suoi risvolti economici; pretendere di affrontarla senza i consigli di un esperto può essere un errore che potrebbe costar caro. La proposta irrevocabile Quando la compravendita è organizzata da un'agenzia immobiliare, il primo modulo con il quale ci si imbatte è la cosiddetta "proposta irrevocabile" (di vendita o di acquisto): la proposta è un documento nel quale un soggetto esprime la propria volontà di vendere (o di acquistare) un dato bene a certe condizioni (economiche, temporali, eccetera). Qualora venga accettata da venditore e acquirente il contratto si conclude definitivamente e non c'è più spazio per esprimere pretese ulteriori rispetto a quanto sta scritto nel documento accettato (salvo ovviamente che le parti, in modo concorde, pattuiscano clausole ulteriori). Va sottolineato che, di regola, la proposta può essere revocata dal soggetto che l'ha firmata fino a che essa non sia stata accettata dalla controparte: tuttavia, chi firma una proposta può disporne anche la irrevocabilità (per un dato periodo di tempo), di modo che, in tal caso, la facoltà di revoca non è più ammessa per il proponente. Il compromesso Dopo la proposta si passa alla fase del "compromesso" (fase comunque alla quale si può giungere anche senza passare per lo stadio della proposta). Con il contratto preliminare (in gergo detto "compromesso") l'attuale proprietario e il futuro acquirente dell'immobile convengono di stipulare entro una certa data e a determinate condizioni (in particolare a determinate condizioni economiche): quelle indicate nella proposta irrevocabile, se la si è firmata. Le condizioni verranno riportate nel contratto definitivo (in gergo detto "rogito" perché è necessario l'intervento di un notaio) avente ad oggetto il trasferimento della proprietà di quell'immobile. Nella contrattazione immobiliare si ricorre al contratto preliminare (sconosciuto in altri settori merceologici, ove si passa subito al contratto definitivo) perché la particolarità del bene che si compravende impone nella maggior parte dei casi di fissare in anticipo i termini dell'affare rispetto alla stipula dell'atto notarile, in quanto entrambi i contraenti hanno bisogno di tempo per organizzarsi materialmente (ma con la sicurezza di aver seriamente e definitivamente programmato l'evento del rogito): per esempio, spesso il venditore deve trovare un'altra sistemazione abitativa mentre il compratore ha necessità di organizzare un mutuo o la vendita di un altro appartamento. http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2013-08-06/compromesso-documentochiave-064506.shtml?uuid=AbJnGhKI

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