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  • La mediazione taglia le cause del 12%

    La conciliazione comincia a dare qualche segnale di efficacia. Il numero di cause iscritte nelle materie oggetto della procedura diminuisce nel 2014 di circa il 15% rispetto all’anno precedente, a fronte di un generale calo del contenzioso civile di nuovo ingresso del 3%: l’impatto stimato della mediazione obbligatoria si attesta, dunque, al 12 per cento. I dati ufficiali del ministero della Giustizia su un anno intero di applicazione della
    mediazione 2.0 sono stati presentati ieri a Milano nel corso di un convegno cui hanno partecipato tra gli altri il sottosegretario Cosimo maria Ferri, il presidente della Corte d’appello di Milano Giovanni Canzio, l’ex vicepresidente del Csm Michele Vietti, Remo Danovi, presidente dell’Ordine degli avvocati milanese e il presidente di Adr center Giuseppe De Palo. Il numero delle di iscrizioni di mediazioni con proiezione nazionale è, al 4° trimestre del 2014, di 56.949, il valore più alto mai raggiunto nei trimestri degli ultimi tre anni. Nel confronto tra il secondo trimestre e il quarto trimestre 2014, si assiste a un aumento pari al 36% delle iscrizioni di mediazioni. Di pari passo con l’aumento del numero di iscrizioni di mediazioni, il 2014 segna anche un aumento del tasso di successo registrando un 24% (raggiunge però il valore del 47% se si escludono le mediazioni in cui gli aderenti hanno partecipato solo al primo incontro), valore superiore sia al 42,4% del 2013, sia al 39,6% del 2012. Si assiste a un costante aumento del tasso di comparizione: nel quarto trimestre 2014 raggiunge il 43,4%; la percentuale di non comparizione al 56,7% mette in evidenza come non siano sufficienti gli incentivi del legislatore e le sanzioni del giudice. La maggior parte delle iscrizioni è relativa ai contratti bancari, un quarto abbondante (25,1%); a seguire i diritti reali con il 13 per cento. Nel dibattito sia Vietti sia Canzio si sono detti d’accordo sull’allargamento del perimetro delle materie oggetto della conciliazione obbligatorie, nel nome di un realismo che vede un contenzioso in crescita e soprattutto da risolvere in tempi più rapidi del passato. Per Vietti, nella giustizia civile, hanno ormai preso forma due diversi circuiti, quello della tradizionale giurisdizione e quello con una pluralità di soluzioni alternative, dove però il primo concorre con l’altro in maniera sleale. Per Ferri invece l’accenno va messo anche su un aumento degli incentivi che renda un po’ più appetibili le Adr. http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2015-05-16/la-mediazione-taglia-cause-12percento-081305.shtml?uuid=AB9dDThD

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