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CASSAZIONE: Rischia sanzione l’avvocato che non giustifica la parcella del codifensore
Rischia una sanzione disciplinare da parte dell’ordine l’avvocato che chiede al cliente due parcelle, senza riuscire a giustificare le diverse attività svolte dal codifensore nel presentare un ricorso identico in un’altra sede giurisdizionale.
Lo hanno sancito le Sezioni unite civili della Cassazione che, con la sentenza n. 19400 del 9 settembre 2009, ha confermato la sanzione della censura (contrariamente a quanto aveva sollecitato la Procura di Piazza Cavour) nei confronti di un avvocato che aveva depositato due ricorsi identici, uno davanti al Tar e “uno rivolto al Capo dello Stato”, duplicando la parcella e senza giustificare le ulteriori attività svolte dal codifensore che, tra l’altro, era suo marito.
fonte cassazione-net
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