Ha un volto e un nome il presunto omicida dell'avvocato Maurizio Schiavone di Benevento, ucciso nella sua auto con sedici colpi di pistola esplosi da fuori al finestrino della macchina, la notte del 4 febbraio dello scorso anno a Venticano (Avellino) nei pressi del casello autostradale di Castel del Lago.
In esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Benevento i carabinieri hanno arrestato in un albergo di Padova Pierluigi Goglia Calabrese, 34 anni, originario di Vico Equense (Napoli) ma residente da anni a Vitulano (Benevento).
Secondo gli investigatori, l'avvocato sarebbe stato ucciso perché intervenuto in un'accesa controversia sorta tra Goglia e un suo socio. L'avvocato avrebbe proposto una transazione. Secondo la ricostruzione degli investigatori sembra l'avvocato Schiavone avesse un appuntamento con Goglia nel luogo in cui è stato ucciso: poco prima del delitto sarebbe partita una telefonata dal cellulare della vittima verso un telefono dell'indagato.
Goglia il 5 febbraio scorso si era recato in Romania dove, con altre persone, gestisce un'attività di macellazione senza fare ritorno in Italia per un lungo periodo. Un elemento che ha destato l'attenzione degli investigatori.
«Tale quadro probatorio - ha ribadito il procuratore della Repubblica di Benevento, Giuseppe Maddalena nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dei Carabinieri - è stato avvalorato da specifiche dichiarazioni in merito al luogo dell'appuntamento e per il movente economico dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia».
«A ciò - va aggiunto - ha concluso Maddalena - che in sede di esecuzione della misura, emessa anche nella forma di mandato di arresto europeo, Goglia è stato sorpreso nel comune di Padova in possesso di una carta di identità falsa».
fonte ilmattino