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I controlli antiriciclaggio nelle operazioni di emersione
Coloro che aderiscono allo scudo fiscale, ai fini antiriciclaggio, saranno sottoposti ad adeguata verifica e registrazione. La precisazione arriva dal Dipartimento del Tesoro con una nota datata 12 ottobre 2009, una nota che deve far riflettere circa il grado di riservatezza dell’operazione. Gli intermediari e i professionisti, infatti, devono: 1) identificare il cliente e verificarne l’identità in base a documenti, dati o informazioni ottenuti da una fonte affidabile e indipendente; 2) identificare l’eventuale titolare effettivo e verificarne l’identità; 3) acquisire informazioni sullo scopo e sulla natura del rapporto o della prestazione professionale; 4) mantenere un costante controllo. Dopo l’adeguata verifica, gli intermediari e i professionisti devono rilevare i dati identificativi del cliente nell’archivio informatico, o nel registro della clientela e conservare la documentazione, e altri dati e informazioni in un fascicolo ad hoc relativo a ciascun cliente. L’obbligo di far partire la segnalazione all’Uif resta fermo quando si sospetta che il reato presupposto sia diverso da: a) dichiarazione fraudolenta; b) dichiarazione infedele; c) omessa dichiarazione; d) occultamento/distruzione scritture contabili; e) reati di falso in bilancio se strumentali ai reati tributari elencati.
il sole24ore
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