CASSAZIONE: STOP AL VOLANTINO SELVAGGIO SUI MURI, MULTE SALATE
Stop al volantino selvaggio sui muri della citta'. Specie se il manifesto pubblicitario viene affisso sugli edifici del centro storico. Lo intima la Cassazione che promette multe salate per il reato di imbrattamento a prescindere "dalla preesistente condizione estetica del muro stesso". In questo modo la Seconda sezione penale (sentenza 47184) ha convalidato la multa di 300 euro ciascuno per il reato punito dall'art. 639 c.p., con tanto di aggravante, nei confronti di tre venticinquenni milanesi, Alessandro M., Matteo C. e Paola P., per avere affisso abusivamente, nel gennaio 2005, volantini che pubblicizzavano eventi musicali e cinematografici.
La multa era gia' stata inflitta ai tre giovani dal giudice di Pace di Milano, nell'aprile 2007. Inutilmente la difesa dei tre ventenni ha fatto ricorso in Cassazione, facendo notare che la multa era stata inflitta senza considerare "lo stato antecedente dei luoghi" e che mancava la prova che l'immobile su cui erano stati affissi i volantini fosse compreso nel centro storico di Milano. Piazza Cavour ha dichiarato inammissibili i ricorsi e ha rilevato che "la condotta di 'imbrattamento' quale quella di affissione di volantini sul muro previa spennellatura di colla sullo stesso, prescinde dalla preesistente condizione estetica del muro stesso, perche' l'atto di imbrattare lede comunque l'interesse giuridicamente protetto".
Di conseguenza, spiegano gli 'ermellini', "ai fini della verifica della sussistenza dell'elemento oggettivo del reato punito dall'art. 639 c.p. non e' necessario accertare la previa condizione dell'oggetto danneggiato". Bocciata anche la protesta sulla mancanza di prova che il manifesto selvaggio fosse stato affisso sui muri del centro storico. Che le cose stessero in questi termini, rileva piazza Cavour, e' stato confermato da "un testimone".
fonte http://www.libero-news.it/adnkronos/view/241723
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