Picchia il cane e lo multano per 6.000 euro, la Lav: ''Punizione giusta''
L'uomo è stato denunciato dai testimoni. Per l'associazione cittadini più sensibili.
Pistone è salvo. E il suo padrone pagherà per i maltrattamenti inflitti 6 mila euro di multa.
Pistone, lo avrete intuito, è un cane. Un meticcio nero con una macchia bianca. E la sua storia inizia il 25 novembre del 2005, quando a Piazza Augusto Imperatore a Roma diversi passanti lo hanno visto picchiare brutalmente, a calci e pugni, sbattuto contro il muro e colpito ripetutamente con uno spesso guinzaglio, utilizzato come una frusta.
L’animale, rannicchiato a terra e terrorizzato, provava a fuggire, ma era legato con una fune.
Le persone presenti tentarono di fermare l’aggressione e chiamarono le forze dell’ordine, ma prima dell’arrivo della polizia l’uomo riuscì ad allontanarsi trascinando a forza il cane tenuto a guinzaglio.
Fortunatamente tra i testimoni di quel giorno c’era Ilaria Zaccaria, responsabile del settore adozioni dell’Associazione Volontari Canile di Porta Portese. A distanza di giorni vede Pistone in una scheda di riconoscimento, e da lì si riesce a risalire al responsabile, che viene immediatamente denunciato.
La Lav: “Una vittoria raggiunta grazie all’impegno dei cittadini”
La parola “fine” a questa storia viene scritta ieri dal Tribunale di Roma. Con una sentenza esemplare. E accolta con grande soddisfazione dalla Lav, che nel processo si è costituita parte civile.
“Non è una sentenza storica per il tipo di condanna infitta”, precisa Ciro Troiano, responsabile delle Guardie Zoofile dell’associazione ed estensore della denuncia che ha portato alla condanna, “ma ha una grande importanza perchè si è realizzata grazie al ruolo attivo dei cittadini”.
Troiano ci spiega infatti che normalmente i cittadini tendono a lasciar correre di fronte a situazioni simili, a non esporsi: “Ma nel caso di Pistone la vittoria l’abbiamo raggiunta grazie a loro, da loro è partita la denuncia e grazie alla loro testimonianza abbiamo vinto”.
Sempre più sensibilità verso i maltrattamenti
Troiano non ha dubbi: “Negli ultimi anni abbiamo assistito a una sempre maggiore sensibilizzazione e partecipazione da parte dei cittadini. Gli animali non sono più considerati come oggetti, incapaci di sentire e provare dolore.
Ed è una svolta culturale – aggiunge - che non riguarda solo cani e gatti, tradizionalmente sentiti come ‘compagni di vita’”.
Il responsabile Lav ricorda sentenze di condanne per maltrattamenti contro bovini, pecore: “Si è formata una sensibilità animalista importante, raggiunta negli anni anche grazie al lavoro delle associazioni”.
Le pene: dai 3 ai 15 mila euro e da 3 mesi a 1 anno di reclusione
Analoga soddisfazione esprime Ilaria Innocenti, Responsabile per la Lav del settore cani e gatti: “Non possiamo che essere felici per questa sentenza, e per il fatto che stiamo assistendo, negli ultimi tempi, a sempre più frequenti segnalazioni da parte dei cittadini”.
C’è maggiore sensibilità anche nelle sentenze di condanna – continua la Innocenti – riordando che a Pistoia l’uomo che ha picchiato fino a uccidere il suo cane è stato condannato a pagare 10 mila euro.
Ma quanto si rischia, in caso di maltrattamenti? “È una materia disciplinata dal
Codice Penale, che prevede una multa dai 3 ai 15 mila euro e la reclusione dai 3 mesi a 1 anno, pene che aumentano in caso di uccisione”, conclude l’esperta.
fonte http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Picchia%20il%20cane%20e%20lo%20multano%20per%206.000%20euro,%20la%20Lav:%20%27%27Punizione%20giusta%27%27&idSezione=5143
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