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  • Dare a qualcuno del 'disonesto' non è un'offesa, parola di Cassazione

    Dare a qualcuno del 'disonesto' intellettuale non è un'offesa. Parola di Cassazione che sottolinea come l'espressione rivolta a qualcuno che in qualche misura è venuto meno ai patti si puo' dire perché è priva di "carica ingiuriosa". Piazza Cavour, in un colpo solo, sdogana anche il modo di dire 'ti farò vedere i sorci verdi' se pronunciato in un contesto di "accesa e reciproca animosità".

    La Quinta sezione penale si è così espressa occupandosi di una lite avvenuta a Nuoro per motivi di interesse. In particolare, piazza Cavour ha bocciato il ricorso del pm presso il Tribunale di Nuoro che chiedeva l'annullamento dell'assoluzione accordata al sessantenne, Carmelo N., dall'accusa di ingiuria e minaccia per avere detto ad una persona che, a suo dire, non aveva mantenuto i patti in relazione ad un rapporto societario pregresso, "sei disonesta...ti farò vedere i sorci verdi".

    Denunciato per ingiuria e minaccia, Carmelo C. era stato assolto dal giudice di pace di Nuoro, nel febbraio 2009, sulla base del "legittimo sfogo mirato a contrastare le avverse ragioni della parte lesa". Tesi non condivisa dalla Procura di Nuoro che in Cassazione ha chiesto la condanna di Carmelo sia per ingiuria che per minaccia.

    La Quinta sezione penale - sentenza 8006 - ha respinto il ricorso e ha evidenziato che "plausibilmente il giudice di pace ha chiarito che manca l'offesa all'onore e al decoro, poiché la taccia di 'disonestà' non è assoluta e perentoria, bensì legata alla violazione degli impegni assunti, secondo la versione prospettata dall'agente".

    Stessa assoluzione merita l'espressione 'ti farò vedere i sorci verdi' perché "in un contesto di reciproca e accesa animosità - rileva la Suprema Corte - evoca in maniera generica l'intento di fare ricorso a tutti i mezzi possibili per fare valere la propria pretesa e per riappropriarsi dell'immobile in contestazione".

    fonte http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Dare-a-qualcuno-del-disonesto-non-e-unoffesa-parola-di-Cassazione_63529606.html

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