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  • Riforma del condominio all'esame della commissione Giustizia del Senato

    Il testo di riforma sulla disciplina del condominio, attualmente all'esame della commissione Giustizia del Senato, contiene importanti novita` e modifiche al Codice civile.

    In primo luogo, mutano le maggioranze previste per le decisioni assembleari: in particolare, viene eliminata la necessita` del voto unanime dei condomini per la sostituzione delle parti comuni o per la modifica della loro destinazione d'uso; in questi casi, sara` sufficiente la deliberazione della maggioranza degli intervenuti in assemblea che rappresenti i due terzi del valore dell'edificio. Per le deliberazioni in generale, sara` ora sufficiente raggiungere, in seconda convocazione, la maggioranza dei presenti, che rappresenti un terzo del valore dell'edificio. In caso di innovazioni, ricostruzione o interventi straordinari sara`, invece, richiesta la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno la meta` del valore dell'edificio. Gli inquilini avranno diritto di esprimere il loro voto in materia di godimento delle cose comuni, amministrazione ordinaria; gli stessi saranno tenuti a concorrere, in solido col proprietario, per le relative spese.

    Per quel che concerne l'amministratore di condominio, lo stesso, per la riscossione forzosa dei crediti dovuti, dovra` agire entro quattro mesi dall'approvazione del bilancio esecutivo a pena di responsabilita` per danni. Qualora l'amministratore non esegua le deliberazioni assembleari, lo stesso potra` essere oggetto di diffida da parte dei condomini e, trascorsi 30 giorni, di procedimento esecutivo. Il rendiconto potra` essere redatto con il criterio di cassa e competenza insieme ad una relazione esplicativa.

    fonte http://www.ateneoweb.com/aw/news/news.php?id_std=1011&id_news=475&tn=2

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