-
"Una mamma avvocato ci spiega le leggi italiane"
Con Saura Savini, mamma di un'alunna della 3° E delle scuola media Europa di Faenza, il diritto è entrato in classe
Ravenna, 4 marzo 2010 - Lunedì 16 novembre noi, della classe 3°E, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare l’avvocato Saura Savini, mamma di una nostra compagna, il cui intervento era stato da noi caldeggiato con entusiasmo dopo che ci era stato proposto dalla nostra insegnante di lettere, dato che poteva servire per chiarirci le idee su dubbi sorti durante lo studio del codice napoleonico.
E’ stato piacevole accoglierla, perché ascoltare un esperto di diritto ci ha fatti sentire più grandi ed importanti. Inoltre non ci sentivamo per nulla imbarazzati, essendo davanti ad una professionista-mamma che, tra l’altro, molti di noi conoscono in modo piuttosto confidenziale e che apprezzano per la sua capacità di spiegare concetti e parole difficili con esempi concreti e facilmente comprensibili.
Inizialmente ci ha spiegato con espressioni semplici e chiare cos’è il codice civile, perché lei si occupa principalmente di questo. Dopo, però, ci ha parlato anche del codice penale ed a questo punto noi tutti ci siamo illuminati perché ormai, purtroppo, non si sente parlare d’altro che di omicidi, stupri, spaccio di stupefacenti e via dicendo.
Io, personalmente, ero molto interessata a questo argomento perché volevo cercare di capire come mai succede che, dopo pochi mesi, anche chi si è macchiato di certi gravi crimini è già fuori dal carcere a commettere altri reati.
Mi ha colpito molto apprendere che molti di coloro che commettono reati sono minorenni! Ragazzi della mia età o poco più grandi che, volendo sembrare ‘adulti’, compiono atti di vandalismo, di bullismo oppure, per le gravi condizioni di degrado in cui vivono, diventano pedine nelle mani della malavita per la quale commettono gravi reati, compresi gli omicidi.
L’avvocato ci ha detto, a questo proposito, che i minori non sono imputabili per i loro reati, perché la legge considera noi minorenni ‘incapaci di intendere e di volere’ ma, secondo me, ciò non è affatto così! A volte ci dimentichiamo che, anche se non abbiamo diciotto anni, un intelletto ed una coscienza li possediamo e siamo in grado di usarli perfettamente per distinguere ciò che è bene da ciò che è male.
Comunque, è grazie a questa considerazione che la legge ha di noi, che molti minorenni delinquenti ottengono sconti di pena, agevolazioni o ‘perdoni’; per esempio, se un giovane subisce una condanna inferiore ai due anni, ma si tratta della prima condanna, può non andare in carcere e ritornare alla sua vita quotidiana. Eppure, nonostante queste agevolazioni, occorrono carceri minorili! Questa affermazione mi ha sorpresa, ma poi sono rimasta turbata e addirittura un po’ scioccata nell’apprendere che questi carceri minorili sono pieni e che il numero dei minori destinati al carcere è cresciuto in maniera esponenziale.
Ma perché succedono queste cose? Purtroppo riesco solo a farmi delle domande e non riesco a trovare delle risposte. Però, giusta o sbagliata che sia, ho questa convinzione: se tutti continuiamo a peccare di menefreghismo nei confronti della nostra società ormai a pezzi, la nostra civiltà (ormai divenuta inciviltà) sarà destinata alla rovina, come già è accaduto ad altre civiltà, compresa quella romana; allora forse ora, come allora, verremo invasi da popolazioni estere, più meritevoli di noi, perché meno corrotte dal denaro, dal benessere ottenuto a tutti i costi e con tutti i mezzi, più disposte a fare sacrifici per ottenere tutto quello che noi abbiamo senza dare niente in cambio. Sto pensando a molti di noi studenti, che non prendiamo seriamente il nostro impegno scolastico, abbandonati ai nostri agi, ma mi turba anche il pensiero dei tanti minorenni colpevoli di reati, lasciati liberi e non rieducati, perché penso: saranno adulti criminali a ‘piede libero’, pronti a commettere di nuovo reati e a danneggiare nuovamente ed ancora di più il nostro sfortunato Paese?
Oddio, come sono pessimista, quasi non mi riconosco, visto il carattere esuberante e gioioso che mi ritrovo. Allora voglio trovare il risvolto positivo di questa esperienza: mi è stata molto utile, perché mi ha chiarito le idee, inoltre ha suscitato in me maggior interesse per certe notizie dei telegiornali che ora comprendo di più.
Mi ha fatto anche riflettere sulla professione dell’avvocato: credo sia molto stressante, richiede uno studio ed un aggiornamento continui nonostante i quali spesso si può ottenere ben poco, porta a contatto con realtà a volte drammatiche, ma se un professionista crede davvero in quello che fa può sentirsi utile alla società e penso che ciò sia molto gratificante.
Ma questa ultima affermazione ritengo che possa valere per qualunque professione o lavoro svolto.
fonte http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ravenna/campionato_giornalismo/2010/03/04/299833-mamma_avvocato.shtml
0 comments: