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Le strisce pedonali colorate? Non sono previste dal codice della strada
Verdi "padano" o rosse “comuniste”, il ministero disse che "ogni colore diverso dal nero o dal grigio scuro riduce il rapporto di contrasto e quindi peggiora la visibilità"
Verdi "padano" o rosse “comuniste” che siano, le strisce pedonali con sfondo colorato non sono previste dal codice della strada. Alla questione, sollevata dal consigliere regionale veneto Piero Ruzzante, è stata data risposta ufficiale con una nota del Ministero dell'Interno nella quale è ribadita la colorazione bianca delle zebrature degli attraversamenti pedonali.
Nessuna indicazione prevede dunque la colorazione dello sfondo delle strisce pedonali. Lo stesso regolamento di attuazione del codice della strada recita, in merito alla conformità che “gli attraversamenti pedonali sono evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele”. Senza alcuna indicazione dunque sulla colorazione dello sfondo sulle quali sono poste.
L’interrogazione veneta torna a puntare i riflettori sulle strisce pedonali del Varesotto, già colorate con fondo rosso e poi, con l’avvento di tante amministrazioni leghiste, con fondo verde. Da Buguggiate a Gazzada, da Vergiate ad Albizzate, a Malnate e in molti altri comuni, la pratica di colorare il fondo sul quale sono poste le zebrature ha fatto breccia negli anni passati all’interno della segnaletica stradale in provincia.
Dalla Polizia Stradale di Varese confermano che nulla del genere è previsto dal codice della strada. E che, anzi, si potrebbe addirittura paventare una sanzione per chi ha eseguito i lavori di colorazione.
Sull’argomento, ormai però cinque anni fa, era stato interpellato direttamente il ministero dei trasporti con un interrogazione parlamentare. La questione in quel caso riguardava il comune di Forlì e un attraversamento pedonale di colorazione rossa.
Dal ministero avevano risposto che nell’articolo competente (il 145 del regolamento di attuazione citato a inizio articolo) non era prevista la colorazione, e che erano già numerose e sufficienti le predisposizioni per segnalare adeguatamente la visibilità degli attraversamenti pedonali, dalla cartellonistica stradale alla segnaletica sul manto stradale e che quindi, testuale, “non sussiste necessità di segnalare ulteriormente gli attraversamenti pedonali con una diversa colorazione del fondo stradale, prassi non dettata da effettive esigenze tecniche”.
A questo punto, però, nella relazione ministeriale hanno aggiunto un particolare cruciale: “nulla vieta di utilizzare varie colorazioni per la pasta del conglomerato, a patto di non alterare né il coefficiente di aderenza né il rapporto di contrasto con il bianco delle strisce che risulta massimizzato con una colorazione scura del fondo stradale. L'impiego sperimentale di vernici da applicare sul manto stradale è stato in passato autorizzato su richiesta di taluni Comuni ma non ha dato i risultati attesi”.
Questo significa che le strisce rosse o verdi vanno bene?
Abbiamo chiesto al sindaco di Samarate Leonardo Tarantino, uno degli ultimi ad aver pitturato le strisce pedonali, come si è mossa la sua amministrazione per fare la scelta. «Noi abbiamo fatto un’analisi sulla normativa - ha spiegato il sindaco - secondo l’interpretazione che ci è stata data, “va bene qualunque colore che aumenta la visibilità”. A Samarate - ha aggiunto il sindaco - abbiamo previsto strisce non solo verdi ma anche attraversamenti di altri colori come ad esempio il rosa davanti alle scuole. Questo per dire che non lo facciamo per motivi ideologici ma per motivi di sicurezza e che comunque siamo pronti ad allinearci a qualsiasi richiamo».
Dunque va bene tutto? Rosso, verde, giallo e rosa?
In realtà no, come rispose anche lo stesso ministero durante la relazione in parlamento, poiché la normativa sulla colorazione dei segnali orizzontali è regolata dall’articolo 137 del regolamento di attuazione del codice stradale, il quale indica come ammessi solo ed unicamente i colori bianco, azzurro, giallo e giallo alternato col nero. Ed in ogni caso, ma il sindaco di Samarate lo esclude, i “segnali orizzontali, quando non siano più rispondenti allo scopo per il quale sono stati eseguiti, (quindi anche lo scopo ideologico Ndr) devono essere rimossi o sverniciati”.
Ma non solo, sempre nella relazione in parlamento il ministero aveva risposto che “la segnaletica orizzontale è tanto meglio visibile, specie di notte e nelle altre condizioni di scarsa visibilità, quanto maggiore è il rapporto di contrasto con il fondo. Ogni colore diverso dal nero o dal grigio scuro, comunemente utilizzato per le pavimentazioni stradali, riduce il rapporto di contrasto e quindi peggiora la visibilità”. E inoltre che la colorazione più disparata del segnaletica orizzontale è in contrasto con “la corretta ed uniforme applicazione delle norme del Codice della Strada in materia di segnaletica, e criteri per l'installazione e la manutenzione”.
Pertanto, concludeva, “le amministrazioni locali si assumeranno ogni responsabilità derivante da iniziative che non siano debitamente autorizzate da questo Ministero”.
http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=188641
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