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Pedopornografia virtuale: a Milano la 1° sentenza italiana Il Tribunale condanna un 47enne milanese a 2 anni e 2 mesi di reclusione
Arriva in Italia la prima condanna per pornografia virtuale, reato introdotto nel nostro ordinamento nel 2006 ed applicato per la prima volta nei confronti di un 47enne milanese, che dovrà scontare 2 anni e 2 mesi di reclusione, in quanto trovato in possesso di un'ingente quantità di materiale pedopornografico.
Da una perizia sul suo pc, sequestrato alcuni mesi fa, è risultata la presenza più di 1.500 file diffusi via Internet dall'imputato, che rappresentano reali scene pornografiche, oltre a quasi 7 mila immagini e 36 video di carattere pedopornografico, ma "virtuale", ovvero disegnato ed elaborato con tecniche di grafica computerizzata che lo fanno apparire realistico.
E' il reato “600 quater” della legge 38 del 2006 a stabilire che le norme sulla pornografia minorile si applicano anche quando il materiale rappresenta immagini virtuali realizzate usando fotografie di minori o parti di esse, anche se la pena, in questo caso, è diminuita di 1/3.
Chissà quanti amanti dei manga erotici giapponesi, in particolare del genere cosiddetto “Lolicon” (shotacon quando rappresentano solo "fanciulli"), si saranno chiesti se questa norma costituisca o meno una “minaccia” per la circolazione dei loro fumetti preferiti, che loro considerano 'arte'.
In , come Australia, Canada, Svezia, tale tipo di rappresentazione fumettistica è stato vietato, in quanto considerato una forma sessualmente esplicita, mentre in altri, come Regno Unito, Stati Uniti e lo stesso Giappone, è attualmente in corso un dibattito sulla legalità di questo genere di espressione.
Tuttavia, la legge italiana non contempla Manga e Anime erotici nel reato di pedopornografia virtuale, in quanto, anche se disegnati magistralmente, non appaiono veritieri, oltre al fatto che per la loro realizzazione non vengono utilizzate immagini di minori o parti di esse, come invece indicato nel nostro regolamento.
http://www.milanoweb.com/notizie/attualita-e-cronaca/13091_pedopornografia-virtuale-a-milano-la-1-sentenza-italiana
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