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Polizza rca ed obbligatorietà, simbolo di progresso - No alla sua eliminazione
Secondo Carlo RIENZI, presidente del CODACONS, "nessuna misura convincerà le imprese assicuratrici a rinunciare ai propri privilegi e agli enormi introiti provenienti dal settore auto e, del resto, non si capisce il motivo per cui le assicurazioni dovrebbero volontariamente diminuire i propri guadagni. L'unico provvedimento davvero in grado di ridurre i prezzi delle polizze, è l'eliminazione dell'obbligatorietà dell'rc auto, come avvenuto in altri paesi". Leggo testualmente la dichiarazione del Presidente Codacons su Studio Cataldi - news del 2 gen '11, battuta alle h.11:36. Trasecolo (bel verbo che deriva dal diritto canonico, composto da tra- 'di là da' e dall'antica accezione di 'secolo', questo mondo). Attenzione: è importante non far trapelare messaggi fuorvianti; versante del RESPONSABILE del sinistro: ho visto gente perdere ogni avere, casa di abitazione inclusa, e non potersi, poi, intestare a vita un motorino per non avere curato l'assicurazione dell'autovettura. Per carità, comprendo la proposta provocatoria, che se applicata alla lettera e portata a conseguenze estreme conseguirebbe addirittura l'azzeramento del costo della polizza auto. Non la pago, che bello! Pur rispettando l'opinione, per giunta autorevole, rimango basito ed esterrefatto: sopprimere una delle più grandi conquiste della civiltà dei trasporti mi pare qualcosa di inconcepibile. Tanto più impensabile in special modo nel nostro Paese, ove va, per contro, contrastato con ogni mezzo incisivo il fenomeno, diffusissimo nel Meridione, dei contrassegni contraffatti. Ben venga, ad esempio, la dematerializzazione del contrassegno assicurativo. Va, infatti, contemperata la sacrosanta esigenza di non esporre le famiglie ad aggravi ingiustificati, principi per i quali il Codacons si batte da sempre, con l'inossidabile e fondamentale GARANZIA che dà a tutti noi, nella nostra triplice veste quotidiana di automobilisti, di pedoni e di trasportati, l'assicurazione OBBLIGATORIA del rischio derivante dalla rcauto. Un qualche cosa cui non possiamo rinunciare, nel modo più assoluto, se non precipitando nel burrone del regresso al giurassico. Versante del DANNEGGIATO. Ma come? Parliamo da mane a sera di risarcimento integrale dei danni (in tempi sperabilmente contenuti ed in misura giusta) e formuliamo proposte che ci espongono al rischio serio e concreto che tali danni non vengano affatto risarciti?! Allora, formulando per assurdo la proposta più drastica, perché non proibire direttamente i veicoli con motore a scoppio e tornare al traino ad animali? Non la rapidità, non il confort, ma la sicurezza nei trasporti di certo ne guadagnerebbe. Beninteso, io proporrei anche in quel caso di assicurare obbligatoriamente il mulo che può sempre scalciare, colpire, far cadere il passeggero o rovesciare il carico addosso ad un passante od anche soltanto spaventarlo provocandogli un infarto. Chiudendo la mia parentesi sviluppata per assurdo, andrebbe per contro incrementata la civiltà dell'assicurazione obbligatoria, estendendola ad altri campi rilevanti. Infine, non mi pare condivisibile l'opinione del Presidente del Codacons neppure laddove ravvisa in tale proposta di soppressione dell'obbligatorietà l'UNICA (perché mai?! Ne potrei elencare di sicuro alcune) soluzione incisiva per arginare l'aumento progressivo dei costi di polizza; non è questa la sede per controproposte ...in riconvenzionale, ma le soluzioni potrebbero essere le più svariate per provocare una concreta concorrenza. Invito i nostri affezionati visitatori, ma stavolta in particolar modo gli avvocati, che si sono imbattuti in casi di mancanza di copertura assicurativa rcauto, a raccontare ai lettori quali traversie s'incontrano nella tutela delle ragioni dei propri clienti. Del resto, anche le pratiche nei confronti del FONDO DI GARANZIA per le Vittime della Strada non sono di agevole soluzione. Studio Cataldi si ripromette di trattarne in dettaglio nei prossimi giorni. Il form qui in calce, come di consueto, non attende che di essere compilato.
http://www.studiocataldi.it/news_giuridiche_asp/news_giuridica_9515.asp
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