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  • Il condomino può sempre impugnare la causa fatta dall'amministratore

    Anche se è l'amministratore a portare avanti la causa per conto del condominio, i singoli condomini possono sempre intervenire "autonomamente" a tutela dei propri diritti e anche impugnare direttamente le decisioni del tribunale. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 10717/2011 di oggi (si legga il testo integrale sul sito di Guida al diritto), rigettando il ricorso di un mobilificio che aveva fatto causa a un complesso residenziale per risarcimento del danno. Per la Suprema corte, infatti, il condominio non ha una personalità giuridica distinta da quella dei condomini.

    L'amministratore aveva perso la causa
    In primo grado il tribunale di Caltagirone aveva condannato il condominio, rappresentato dall'amministratore, a risarcire 7 milioni e 800mila lire per il danneggiamento dei mobili posti nella cantina dell'edificio a causa di un guasto che aveva provocato l'otturazione delle acque nere. Contro questa decisione erano ricorsi in appello quattro condomini. E la Corte di territoriale di Catania ha riconosciuto le loro ragioni rigettando la domanda di risarcimento presentata dalla società.

    Per la Srl i quattro condomini non potevano fare appello
    A questo punto la Srl è ricorsa in Cassazione sostenendo che la Corte di Appello aveva sbagliato a non rilevare d'ufficio la «nullità dell'appello perché proposto da soggetti diversi dalle parti del giudizio di primo grado». Secondo i giudici di Piazza Cavour però «se è vero che la legittimazione ad appellare deve essere riconosciuta soltanto ai soggetti che siano stati parti del giudizio di primo grado», e che siano soccombenti, «deve però tenersi presente in senso contrario, che, configurandosi il condominio come un ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini» la sola «esistenza dell'amministratore non priva i singoli condomini della facoltà di agire a difesa dei diritti esclusivi e comuni inerenti all'edificio condominiale».

    Sì alla impugnazione diretta
    Dunque, i condomini, devono essere considerati «non terzi, ma parti originarie» e possono «intervenire nel giudizio in cui la difesa dei diritti sulle parti comuni sia stata già assunta dall'amministratore». Ma anche adire direttamente l'autorità giudiziaria sia «nel caso di inerzia dell'amministratore», sia quando gli altri condomini «non intendano agire o resistere in giudizio». E, in ultimo, possono autonomamente «esperire i mezzi di impugnazione» per evitare gli «effetti sfavorevoli della pronuncia resa nei confronti dell'amministratore».

    http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-05-16/condomino-sempre-impugnare-causa-184439.shtml?uuid=AaCnflXD

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