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  • Giudici di pace nei tribunali

    Alla fine potrebbero essere 674 (quasi l'80% di quelli esistenti) gli uffici del giudici di pace destinati a essere soppressi e poi accorpati. Portando alla cancellazione di tutte le sedi extracircondariali e, di conseguenza, arrivando alla coincidenza con l'ambito territoriale dei tribunali, cui gli uffici soppressi verrebbero unificati. Un'operazione che porterebbe al recupero di 1.944 magistrati onorari e 2.104 amministrativi. Con risparmi di spesa fissati, prudenzialmente, in circa 28 milioni, ma con riferimento ai soli costi della gestione e del funzionamento delle strutture.
    È su questi binari che si sta orientando il ministero della Giustizia nello schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri a ridosso di Natale e ora in attesa di essere trasmesso in Parlamento. Il provvedimento è ancora in fase di definitiva messa a punto, con la determinazione dell'elenco puntuale degli uffici soppressi e di quelli accorpanti, ma il metodo e il risultato complessivo sono assestati.
    L'intervento del nuovo Guardasigilli Paola Severino, che rappresenta il primo passo di un più ampio disegno di riforma delle circoscrizioni, dovrà poi essere coordinato con la fase-2 del progetto, quella dedicata ai tribunali e alle procure, per evitare possibili paradossi, come l'accorpamento di uffici del giudici di pace a tribunali destinati poi, a loro volta, a venire cancellati.
    Di certo viene definitivamente superata la precedente impostazione che prevedeva ancora la competenza mandamentale degli uffici del giudice di pace, riconducendola invece al circondario così come avviene per i tribunali ordinari. Il presidente del tribunale potrà in questo modo esercitare la sorveglianza anche su tutte le sedi dei magistrati onorari compresi nel circondario, evitando che il bacino di competenza di un ufficio del giudice di pace sia compreso in più circondari di tribunale ordinario.
    La riforma, che peraltro già sconta le perplessità dell'avvocatura, con l'Oua che tira il freno nel nome di un supplemento di riflessione alla luce di dati condivisi, dovrà confrontarsi anche con le incertezze delle forze politiche, ma intanto rappresenta l'esito di un lavoro che il ministero ha svolto con riferimento alla produttività, ai carichi di lavoro e ai bacini di utenza. Dividendo il numero complessivo dei procedimenti definiti per le unità di personale presenti è stato individuato il numero medio di provvedimenti esauriti nell'anno da un singolo giudice. La produttività media, attestata a quota 568 procedimenti annui, rappresenta così il carico di lavoro mediamente sostenibile nel corso dell'anno solare.
    Confrontando questo dato con l'ampiezza del bacino minimo di riferimento, fissata in 100mila abitanti, sono stati poi identificati 674 uffici con un numero di iscrizioni pro-capite inferiori a 568 fascicoli (capacità di smaltimento di un singolo giudice) e un riferimento territoriale inferiore alle 100mila unità. «Sulla base della metodologia adottata – sottolinea la relazione di accompagnamento al decreto – il carico di lavoro afferente a tali uffici non giustifica la previsione in organico delle unità di personale giudicante assegnate che, mediante l'accorpamento delle sedi giudiziarie, possono più opportunamente essere utilizzate laddove la domanda di giustizia è più elevata».
    Lo schema di decreto accoglie poi una delle indicazioni della legge delega, lasciando una finestra di tempo, ampia 60 giorni, agli enti locali per presentare le proprie richieste di conservazione dell'ufficio soppresso con relativa disponibilità a farsi carico dei costi di funzionamento. Nei 12 mesi successivi il ministero dovrà fissare le tabelle definitive e nei sei mesi ancora successivi, al massimo, le udienze dovranno essere svolte nelle nuove sedi.
    Proprio i costi rappresentano uno degli snodi cruciali. Il progetto prevede infatti il risparmio di 27,8 milioni di sole spese di gestione, considerando non comprimibili i costi del personale di ruolo dell'amministrazione giudizaria che dovrà essere ricollocato. Saldo positivo anche a fronte delle spese necessarie per il trasloco degli uffici che vengono stimate in poco più di 2 milioni.
    http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2011-12-31/giudici-pace-tribunali-081540.shtml?uuid=AahbUTZE

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