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  • Impignorabilità beni Asl: nuova norma del governo

    E’ in vigore da ieri, 31 ottobre, il decreto legge n. 126 relativo alle misure finanziarie urgenti in favore di regioni ed enti locali ed interventi localizzati nel territorio, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 256. Il decreto reintroduce l’impignorabilità dei beni delle Regioni in piano di rientro rispetto ai mancati pagamenti ai fornitori in particolare del settore sanitario recependo la proposta del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro dopo la sentenza della Consulta dei mesi scorsi che dichiara la incostituzionalità della norma. Una sentenza che, come tutti ricordano, ha comportato a luglio e agosto scorso il blocco degli stipendi della Asl Napoli 1.

    La sentenza della Consulta
    La Corte costituzionale aveva annullato con la sentenza 186 del 2013 l’impignorabilità delle somme delle aziende sanitarie nelle Regioni sotto piano di rientro scritta nella legge 220 del 2010, ma solo rimandando il principio – si legge nella relazione illustrativa al decreto – alla legge 67 del 1993 che già stabiliva tale previsione normativa. La Consulta aveva a suo tempo (sentenza 285 del 1995) ritenuto comunque parzialmente incostituzionale la previsione perché non si chiariva la necessità di quantificare trimestralmente e preventivamente le somme da tutelare, che avrebbero dovuto anche essere vincolate al pagamento dei fornitori secondo l’ordine di ricevimento delle fatture. Il decreto legge in questione si rifà dunque alla legge del 1993 e la modifica prevedendo che le somme dovute alle imprese a qualsiasi titolo dalle Asl, dagli ospedali e dagli Irccs non sono sottoposte a esecuzione forzata “nei limiti degli importi corrispondenti agli stipendi e alle competenze comunque spettanti al personale dipendente o convenzionato, e nella misura dei fondi a destinazione vincolata essenziali ai fini dell’erogazione dei servizi sanitari”. In pratica non c’è alcuna possibilità di accedere ai pignoramenti visto che tutte le risorse delle Asl sono assorbite da tali funzioni.

    Come funziona
    Il meccanismo previsto nel decreto legge per soddisfare le osservazioni della Consulta alla legge del 1993 prevede quindi che il tesoriere Asl adotti la delibera di impignorabilità indicando esattamente le somme a cui questa si riferisce e poi le renda subito disponibili alle aziende, anche in caso di notifica di pignoramento o procedura esecutiva e senza necessità di preventiva pronuncia giurisdizionale. L’azienda però, dal momento della delibera, non può più emettere mandati diversi da quelli previsti nel vincolo di destinazione e deve seguire l’ordine cronologico delle fatture per i pagamenti in modo da rispettare alla lettera la sentenza 285 del 1995 della Consulta.
    http://denaro.it/blog/2013/11/01/impignorabilita-beni-asl-nuova-norma-del-governo/

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