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  • Napoli, falsi incidenti con i bus: denunciati 40 avvocati

    L’Anm è in fermento e si trasferisce, per un giorno, nella bella sala del Capitolo di San Domenico Maggiore: si presenta il «road scan», un’apparecchiatura che sarà montata su tutti i mezzi del trasporto pubblico e impedirà ai truffatori di fingere incidenti con gli autobus. E nel giorno della
    presentazione della svolta tecnologica emerge anche un dato legale impressionante. Ci sono quaranta persone, per la maggior parte avvocati, denunciati per truffa dopo aver preteso rimborsi per incidenti inesistenti. A dire la verità la denuncia formale è stata presentata dalla compagnia assicurativa che subisce per prima la truffa; l’Anm in seguito potrà accodarsi e chiedere un ulteriore risarcimento agli imbroglioni che con le loro richieste fraudolente hanno contribuito a far crescere il premio assicurativo dell’Anm. Il dato fa spavento. Nel 2007 l’assicurazione di un autobus a Napoli costava 7mila euro (7.103 per la precisione); nel 2013 quel costo era balzato a 21mila euro. Tutta colpa dell’esplosione di richieste di risarcimento piovute sull’Anm. Così è accaduto, nel recente passato, che quando c’era il bando per rinnovare l’assicurazione agli autobus e ai tram di Napoli, non arrivava nessuna offerta e bisognava «costringere» le compagnie a fare i contratti. Oggi, fortunatamente, è tutto diverso. L’hanno spiegato nell’incontro di ieri mattina l’amministratore unico di Anm, Alberto Ramaglia, gli assessori comunali Palma e Calabrese, la responsabile del settore «Risk Management» dell’azienda di mobilità, Francesca De Santis, e Marco Antonio Colonna consigliere d’amministrazione di Aon, il broker che oggi affianca l’Anm nella svolta assicurativa. Francesca De Santis ha snocciolato i numeri del crollo e della rinascita: «A Napoli nel 2012 sono stati denunciati oltre novemila sinistri che vedevano coinvolti i nostri mezzi. Da quando abbiamo messo in campo i nuovi sistemi di allerta e di controllo c’è stato un drastico calo, siamo scesi ai 1.155 del 2014. E ora con l’introduzione del road scan le cose miglioreranno ulteriormente». L’apparecchiatura consente di monitorare tutti i dati di viaggio del bus (velocità, percorso, frenate brusche) ed è dotata di due telecamere, una esterna e una interna, che registrano ogni cosa: insomma, se c’è un tamponamento ci sono certamente immagini a testimoniarlo, altrimenti è una truffa. Colonna di Aon ha spiegato quanto il percorso può diventare ulteriormente virtuoso e come, con il passare del tempo e l’aumentare della fiducia in Anm «il premio assicurativo per singolo bus che oggi è di 14.900 euro, potrà arrivare ai circa ottomila che oggi paga l’azienda di trasporti di Milano». L’assessore al bilancio Palma ha applaudito la battaglia ai truffatori che ha portato un risparmio ai conti dell’azienda di tre milioni «subito reinvestiti per la copertura assicurativa dei nuovi mezzi già entrati in funzione», mentre l’assessore ai trasporti Mario Calabrese ha preso al volo l’occasione per chiarire ai napoletani che l’Amministrazione è fortemente concentrata sul trasporto pubblico: «Il presidio dei mezzi con la scatola nera è solo la punta dell’iceberg. Il Comune sta mettendo a regime un sistema per verificare l’incidentalità media di ogni strada, soprattutto per contrastare il fenomeno delle richieste di risarcimento per buche o dissesti. Poi c’è il fronte del trasporto su ferro: sono state presentate tre offerte al bando per l’acquisto di dieci nuovi treni per la linea 1 della Metro. Entro marzo ci sarà l’aggiudicazione e, per il 2017 i dieci convogli saranno già sui binari a disposizione dei napoletani». http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/napoli_incidenti_autobus_avvocati/notizie/1740426.shtml

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