Buon pomeriggio, sono Malaguti Andrea e credo di star vivendo un incubo dal 26 maggio del 2009 quando mi è stata recapitata a casa una multa per divieto di sosta in un comune in provincia di Napoli (Casoria) in cui io non ho mai messo piede e così anche la mia vettura che, peraltro, a gennaio 2010 compirà 18 anni!
Io abito in provincia di Modena (Zocca) con mia moglie e due figli piccoli; da quando sono nati i bambini viaggiare è abbastanza problematico; raggiungere Napoli per noi è addirittura impensabile!
Ho fatto ricorso al Prefetto di Napoli inviandogli una dichiarazione della Ditta per cui lavoro dove dimostro di essere al lavoro il giorno in cui mi è stata attribuita la multa ma, non specificando che la mia macchina era lì con me, il Prefetto mi ha aumentato la multa ad Euro 178,41.
Così mi sono rivolto al Giudice di Pace del comune di Casoria con il quale, però, non riesco a comunicare perché tutti i numeri di telefono che gli si riferiscono (trovati dopo numerose ricerche in Internet) pur suonando liberi, non hanno nessuno che vi risponde.
Ho fatto denuncia di clonazione della targa ai Carabinieri di Zocca i quali in primo appello mi avevano consigliato di pagare dicendomi che le spese da sostenere per difendermi sarebbero state ingenti con la possibilità di dover andare a Casoria per l’udienza con il Giudice di Pace.
E' vero! Ma è una questione di principio! Perché un onesto cittadino deve soffrire le pene dell’inferno per dimostrare la sua innocenza su un errore che è assolutamente a carico di altri? È normale perché siamo in Italia una cosa del genere o può succedere ovunque?
Ho provato per una settimana di seguito, ogni giorno, a chiamare il Giudice di Pace di Casoria e ancora nessuna risposta; finalmente, contattando i Carabinieri che hanno sede di fianco all’Ufficio del Giudice di Pace sono riuscito a parlare col Giudice che sentita la mia storia mi ha detto che devo necessariamente andare di persona, o mandare qualcuno, a Casoria per sapere quando è fissata la mia udienza perché certe informazioni non si possono dare per telefono e che nessuno mi avrebbe detto più niente; è solo compito mio informarmi su quello che verrà fatto.
Gli ho fatto notare che abito in provincia di Modena e che per me Napoli è piuttosto lontano; dicendomi che la legge è questa e che non l’ha fatta lui, mi ha liquidato con la frase che riporto di seguito parole testuali: “Se venite sapete qualcosa, se non venite niente sapete!”
A questo punto io lascio la giustizia fare il suo corso.
Io so di essere innocente, non ho intenzione di spendere ulteriori soldi visto che già ne ho spesi fin troppi in telefonate, raccomandate, ore di lavoro perse per girare nei vari uffici e tempo tempo tempo.
Per me il caso è chiuso!
Facciano un po’ come gli pare.
Vi ringrazio per l’attenzione e mi congedo così: FELICE DI ESSERE ITALIANO!??
Andrea Malaguti -Via Filippo Turati, 99 Montombraro – Zocca (MO)
fonte ilmattino
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