La Procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale in relazione a Google Street View, il sistema che permette di visionare dal proprio pc le strade di ogni località del mondo. L'ipotesi di reato sarebbe interferenze illecite nella vita privata. Attraverso l'indagine si intende stabilire se il sistema in questione possa essere stato adoperato per acquisire indebitamente dati personali dalle reti wi-fi.
Inchiesta su Google Street View

Lo spunto per l'indagine, che è contro ignoti è stato fornito al magistrato dalle comunicazioni da parte del garante della privacy. L'indagine è affidata al procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara e al pubblico ministero Adalberto Albamonte. Al centro della vicenda come si è detto il fatto che con street-view siano stati acquisiti dati in maniera illecita.

"Il problema non riguarda tanto le immagini prese dalla macchine, quanto piuttosto il fatto che Google ha anche catturato segnali trasmessi da reti wireless, compresi frammenti di comunicazione - ha spiegato il Garante della Privacy Francesco Pizzetti -. Non sappiamo se sono comunicazioni interpersonali; se lo fossero, a maggior ragione saremmo ancora più coinvolti come privacy". " In Italia per legge non è possibile usare apparecchiature che captino trasmissione di dati senza autorizzazione - ha aggiunto -. Se avviene può costituire illecito penale. Da qui la nostra richiesta alla Procura che ha agito di conseguenza".

Pizzetti ha infine ricordato che il Garante privacy ha imposto a Google Street View di rendere visibili le macchine che vanno in giro e che ancora prima i giornali e le radio locali avvisino i cittadini di tutto ciò.

Google si scusa
"La raccolta accidentale di dati wi-fi da parte delle auto di StreetView è stato un errore del quale siamo profondamente spiacenti e per cui ci scusiamo. Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con le Autorità". E' quanto afferma in una nota Google, in relazione alla notizia dell'indagine della Procura di Roma sul servizio StreetView.

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