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  • La complessità delle cause decide le indennità

    Un registro e un elenco. Il primo per i mediatori e il secondo per i formatori. Con successive sezioni per gli enti pubblici e per quelli privati, con spazi di competenza dedicati in materia di consumo e internazionale. Un ventaglio di indennità a seconda dell'importo della causa. Le modalità e il contenuto dei controlli.

    Il decreto del ministero della Giustizia n. 180 fa partire la corsa per tutti i soggetti interessati a presentarsi con le carte in regola all'appuntamento del prossimo 20 marzo, quando per un ampio ventaglio di cause sarà obbligatorio lo svolgimento di un tentativo di conciliazione.

    Per potersi iscrivere al registro dei mediatori servirà un investimento contenuto quanto al capitale (bastano 10mila euro, in analogia a quanto stabilito per la costituzione di una srl) ma più impegnativo quanto alla copertura assicurativa (necessaria una polizza di importo non inferiore a 500mila euro). L'ente dovrà poi assicurare di potere svolgere l'attività di mediazione in almeno due regioni o in almeno due province della medesima regione. I mediatori dovranno poi essere almeno cinque e, nel caso di appartenenti a ordini professionali, avere una fedina disciplinare non macchiata da più di un ammonimento. Quanto alla formazione basterà il conseguimento di una laurea triennale o l'iscrizione a un ordine professionale. Fatta salva la necessità di depositare copia della polizza, i requisiti potranno essere autocertificati.

    Alla richiesta di iscrizione dovrà essere abbinato anche il regolamento di procedura, che potrà stabilire il vincolo di proposta alle parti, la possibilità di siglare accordi di collaborazione con altri enti e quella di convocare personalmente le parti. Obbligatoria anche la presentazione della scheda di valutazione e delle tariffe. Quanto a quest'ultima il decreto, in allegato, prevede importi che saranno applicabili solo dagli enti pubblici; quelli privati potranno fissare più liberamente le loro cifre, ma sempre muovendosi nei criteri fissati dal regolamento quanto a determinazione degli scaglioni e degli aumenti e diminuzioni tarati sulla complessità delle cause o sul successo della procedura di conciliazione. Comune il ticket d'ingresso di 40 euro a forfait. L'approvazione della domanda di iscrizione comporterà anche il sì alle tariffe.
    Ad attenuare il costo per i cittadini va ricordata però l'esistenza di un pacchetto di agevolazioni fiscali che sancisce l'esenzione del procedimento di mediazione da imposta di bollo o altra spesa, l'esenzione dall'imposta di registro del verbale di conciliazione fino a un importo di 50mila euro e, in caso di successo della procedura, il diritto a un credito d'imposta fino a 500 euro per il pagamento delle indennità.

    Per quanto riguarda la formazione, il regolamento prevede che i corsi non dovranno avere una durata complessiva inferiore a 50 ore, essere frequentati da non più di 30 partecipanti, essere conclusi da una prova della durata di almeno quattro ore.

    http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-03/complessita-cause-decide-indennita-212805.shtml?uuid=AYEI5pgC

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