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  • Giudici di pace in sciopero

    Si riapre il fronte della protesta dei giudici onorari. A proclamare lo sciopero dal 17 al 28 gennaio è stata ieri l'Unione dei giudici di pace, con una nota del presidente nazionale, Gabriele Longo.
    «La gravità della situazione – si legge nel documento – impone a tutti i colleghi, giovani e meno giovani, un'attenta riflessione sui recenti accadimenti politici: nonostante gli incontri avuti con il ministro della Giustizia Angelino Alfano durante l'anno, lo stesso Guardasigilli ha proposto al Consiglio dei ministri convocato per il 30 novembre 2010 e poi rinviato un disegno di legge sulla riforma della magistratura onoraria quasi identico a quello già elaborato dal ministero della Giustizia nel dicembre del 2009 e ritirato dopo gli scioperi indetti dall'Unione a dicembre 2009 e gennaio 2010». Un progetto che non piace all'Unione perchè non assicura la continuità del rapporto, non prevede nessuna forma di copertura previdenziale e assistenziale, mina l'autonomia dei giudici di pace, sottoposti alla direzione del giudice di appello, un magistrato di Tribunale e sopprime i coordinatori.
    Nella nota dell'Unione si punta il dito anche contro la parziale proroga dei mandati: «Come primo segnale di piena operatività del governo, nel recente decreto legge di fine anno, la proroga dei termini in scadenza è stata limitata al 31 marzo 2011 (un governo che si prepara al voto elettorale avrebbe perseguito una politica radicalmente opposta), escludendo i colleghi il cui terzo mandato scade durante il 2011. Non occorre un particolare acume per comprendere che è intenzione del governo di presentare nei prossimi giorni, e sicuramente prima del 31 marzo 2011, il progetto di controriforma della magistratura onoraria. Intanto, il ministero ha predisposto un progetto di revisione degli organici inviato silenziosamente al Csm a fine dicembre».
    A stretto giro nella serata di ieri è arrivata la risposta del sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo. «È ovvio – ha assicurato – che in sede di conversione del decreto legge la proroga dei giudici di pace sarà fino a dicembre 2011. Nel decreto legge non si poteva mettere la data di dicembre ma è naturale, come è già avvenuto in passato, che sarebbero stati prorogati di un anno». Quanto al Ddl di riforma dei giudici di pace – ha aggiunto Caliendo – si tratta di un testo messo a punto al ministero da oltre un anno che si pensava di presentare tra le misure di riforma della giustizia preannunciate dal premier Berlusconi tra novembre e dicembre scorso. Non se ne è fatto più nulla in vista del voto di fiducia al governo. E da allora «non se ne è più parlato».

    http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-01-06/giudici-pace-sciopero-063754.shtml?uuid=AYD3aYxC

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