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  • Stalking condominiale: come riconoscerlo

    Telefonate mute, appostamenti e scampanellio: ecco i tipici comportamenti del persecutore Come si riconosce il reato di stalking condominiale? Già in diverse occasioni la Cassazione e alcune magistrature locali si sono espresse contro una serie di comportamenti identificabili come atti di persecuzione all’interno dello stabile condominiale. Il mensile Confedilizia Notizie ha stilato una sorta di classifica dei comportamenti da stalker che più comunemente si verificano all’interno del condominio, fornendo così un rapido elenco con cui riconoscere quello che la legge punisce in quanto persecutore. Il più diffuso atto di stalking condominiale è la telefonata muta, con squilli a ogni ora del giorno e della notte. Ma la casistica comprende anche appostamenti nelle parti comuni del fabbricato (di solito l’androne), accompagnati da ingiurie e minacce. Gli stalker producono inoltre rumori molesti quali l’incessante spostamento di mobili durante la notte o il ripetuto scampanellio del citofono, ma possono arrivare anche a interrompere la corrente del contatore generale del condominio, preferibilmente quando la vittima è fuori casa così da rovinare i cibi conservati in frigorifero o in freezer. Sono considerati atti di stalking anche gli impedimenti quotidiani alla fruibilità del posto auto e, infine, il getto continuo di acqua o rifiuti sul balcone di chi abita ai piani inferiori. Chi attua con continuità atti di questo tipo potrebbe essere punito come stalker condominiale. http://www.quotidianocasa.it/2013/7/29/stalking-condominiale-riconoscerlo/18292/

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